Daniele De Rossi ha firmato il rinnovo contrattuale impreziosendo ancora di più una domenica di festa. Le chiacchiere sul suo contratto sono state, in questi mesi, infinite. Illazioni continue sulla sua vita privata e sulla sua Romanità ma le parole, si sa, volano come il vento, ciò che conta sono i fatti. Daniele ha rinunciato ai 10 milioni del City e al prestigio strapagato del Real, ha rinunciato a competere per Champions e scudetto ogni anno. Ma ad alcuni questo non basta, per quelli che c’è sempre un ma…. De Rossi avrebbe dovuto giocare gratis, non avrebbe neanche dovuto fare una trattativa, avrebbe dovuto apporre la firma in bianco su un pezzo della sua vita. Magari sono gli stessi che non danno mai niente, forse comprano un biglietto per lo stadio una volta l’anno o non conoscono l’esistenza di un Roma Store. Per loro De Rossi è rimasto perché è pigro e sta bene a Roma, in famiglia. I calciatori sono abituati a girare, in 2 ore raggiungi ogni parte d’Europa. Che brutto stare 5 anni a Manchester a 10 milioni l’anno, vincendo tanto e poi tornare nella tua città da milionario. Un vero trauma insopportabile. Balle, Totti e De Rossi sono due esempi unici! Hanno scelto di guadagnare meno e di vincere meno o niente per scendere in campo rappresentando una città e una storia unica. Ma solo un vero Romano può capire.
Ugo Cappa