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20 novembre, 2009

«Smentisco»

Sono «assolutamente infondati» gli argomenti della citazione avanzata da Unicredit al Tribunale di Roma sulla nullità del bilancio Italpetroli. È quanto sostiene l’amministratore delegato della società, Rosella Sensi, in una conferenza stampa “privata” indetta in fretta e furia dal presidente della Roma per fare chiarezza sull’articolo apparso ieri su Il Messaggero, secondo il quale Unicredit avrebbe chiesto al Tribunale di Roma di annullare l’approvazione del bilancio 2008 di Italpetroli.
La conferenza, alla quale hanno potuto assistere su invito solo 4 testate giornalistiche, si è tenuta alla sede della Italpetroli in via della Cava Aurelia e ha visto la presenza di Daniele Pradè, appena rientrato da Londra, Gian Paolo Montali e Bruno Conti. «Onoreremo il debito e dimostreremo in tribunale l’infondatezza di tali argomenti, con il percorso che dovremo», aggiunge la Sensi evidenziando che «non si possono tirare fuori documenti come fossero sentenze di tribunale. Con i nostri legali valuteremo tutti i danni e a chi chiederli», annuncia, ricordando che «per mesi si è parlato di decreti ingiuntivi esecutivi prima che il tribunale si pronunciasse».
La Sensi evidenzia anche che per la metà di quei decreti «c’è stato un rigetto» e, chiede ironicamente, «se anche l’altra metà dovesse essere rigettata, quanti danni saranno stati fatti al gruppo, alla famiglia e alla A. S. Roma?».
La Sensi se l’è presa poi con i media per un mercato condotto da mesi a parametro 0: «Gli attacchi mediatici indeboliscono la società e creano problemi anche nel trattare i giocatori. E’ successo già a giugno e non vorrei che succedesse anche a dicembre. Ad oggi – ha aggiunto la Sensi – non c’è nessun imprenditore interessato alla Roma, ma è possibile che io non lo conosca». Comunque, «le persone deputate, a cui un acquirente deve rivolgersi sono rappresentante dalla famiglia e dal gruppo».
All’uscita dalla conferenza stampa la Sensi si è limitata infine a “chiedere scusa” ai giornalisti esclusi tirando in ballo la mancanza di spazio all’interno della sala stampa. «Non sono decisioni che prendo io» ha invece glissato Gian Paolo Montali. Da Unicredit non arrivano commenti né smentite. La società ha dichiarato che parlerà solo tramite comunicati ufficiali. Leggo

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